Sicura Domus vende ed installa telecamere per case di riposo di Milano e provincia.
La protezione del luogo è senz’altro una delle prerogative per chiunque abiti o lavori in un determinato ambiente, a prescindere se si tratti di un’abitazione privata o di un ufficio, o magari di una struttura pubblica, come ad esempio le case di riposo. Chiaramente sulla piazza è possibile trovare tutta una serie di strumenti che aiutano a difendersi dalle eventuali azioni dei malintenzionati, come ad esempio antifurti, serrande, cancelli, e altro ancora. Tuttavia la strumentazione che sta diventando sempre più di uso comune è senz’altro il sistema di videosorveglianza, che consente di individuare anche le caratteristiche fisiche del ladro e magari coglierlo sul fatto (o comunque rintracciarlo).
I sistemi di videosorveglianza possono rivelarsi utili anche all’interno delle strutture sanitarie, come ad esempio le case di riposo? Assolutamente sì, in quanto anche all’interno di queste strutture possono introdursi dei criminali intenzionati a sottrarre beni di proprietà degli anziani ospiti, o peggio fare del male alle agli ospiti, come qualche volta è effettivamente accaduto. Ma il motivo principale che spinge molte case di riposo a dotarsi di telecamere è prevenire maltrattamenti da parte degli operatori nei confronti degli anziani, come è avvenuto in passato anche a Milano.
Non è raro sentire in tv di dipendenti di strutture per anziani pubbliche o private accusati di aver esercitato violenza fisica o psicologica nei confronti degli anziani ospiti. Dove sono già presenti i sistemi di videosorveglianza è stato anche possibile coglierli in flagrante, avviando quindi un provvedimento disciplinare e, di conseguenza, una denuncia. E non è certo un caso se all’incirca un anno e mezzo fa la Commissione “Sanità e assistenza”, presieduta da Fabio Rolfi (Lega Nord) ha espresso parere favorevole al regolamento per l’assegnazione di contributi regionali per l’installazione di telecamere di videosorveglianza all’interno delle case di riposo e nelle strutture per disabili, proprio con l’obiettivo di prevenire furti e maltrattamenti: un vantaggio che può essere sfruttato anche dalla case di riposo presenti a Milano.
In molti hanno poi evidenziato che l’aumento della videosorveglianza all’interno delle case di riposo non deve in alcun modo andare a ledere la privacy e la libertà di scelta dei metodi assistenziali. Per questo si sta ragionando sulla possibilità di autorizzare un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso con immagini delle persone riprese sempre “criptate”. Il flusso di dati in uscita (protetto da sistema di criptazione a doppia chiave asimmetrica) sarebbe trasmesso esclusivamente tramite cavo eternet o sistema wifi criptato ad un server interno, non dotato di connessione alla rete wifi. Infine soltanto le Forze di Polizia avranno pieno titolo per visionare le immagini, e potranno farlo solo in seguito ad una o più denunce di reato di maltrattamenti.
Detto ciò, quali sistemi di videosorveglianza possono essere più indicati per una casa di riposo di Milano? Le tipologie sono diverse, e per l’installazione è sempre meglio affidarsi alla preparazione e alla competenza di una ditta esterna, che sarà in grado di posizionare le telecamere nei punti strategici dopo aver compiuto un adeguato sopralluogo. Nel caso si voglia puntare sul risparmio, è possibile affidarsi alla videosorveglianza analogica (molto semplice anche da montare), che consente di visionare video senza audio.
Negli ultimi tempi si sta facendo sempre più largo la tecnologia HD-CVI che, mantenendo costi piuttosto contenuti, permette di trasmettere il segnale video ad alta definizione su un normale cavo per lunghe distanze fino a 500 metri, e allo stesso tempo di permettere il flusso audio sul cavo video, garantendo anche un’ottima qualità delle immagini. Ma la tecnologia più in “auge” negli ultimi anni è certamente la AHD – Analogic High Definition – che è semplice da installare e consente alle telecamere analogiche di raggiungere alte risoluzioni: un dettaglio fondamentale, dato che avere molta chiarezza e nitidezza nelle immagini da visionare consente alle forze dell’ordine di individuare con facilità azioni criminose e maltrattamenti.
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