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  • Duplicazione chiavi a Milano

    Sicura Domus si occupa di duplicazione chiavi, presso il proprio punto vendita di Milano. Quando viene installata una nuova serratura vengono consegnate tre copie delle chiavi. Nel caso in cui in una famiglia ci siano più persone, il più delle volte, queste vengono distribuite tra i vai membri, spesso dimenticando di conservarne una di scorta o non dando “importanza” alla cosa. Stesso discorso vale per l’ufficio o altra attività commerciale. Insomma, ovunque ci siano più persone e una porta d’ingresso da aprire, le tre copie “standard” delle chiavi non sempre bastano, e bisogna rivolgersi ad un centro specializzato nella duplicazione delle stesse. Quello che non si sa sulla duplicazione delle chiavi Se non si ha mai avuto bisogno di duplicare la propria chiave, questa può sembrare un’operazione piuttosto semplice e riassumibile in: vado dal ferramenta con la mia chiave, chiedo di effettuare la duplicazione, mi viene consegnata la chiave nuova, pago e vado via. Ma non è così che funziona, almeno non sempre. Nel caso di duplicazione di chiavi piatte per esempio, quelle con la dentatura presente su un lato, la consegna è immediata, il costo si aggira intorno ad uno/due euro, e chi effettua l’operazione non fa tante domande: questo perché è un tipo di chiave che non viene più utilizzata per le porte d’ingresso. Visto l’alto tasso di criminalità presente in alcune metropoli italiane, tra cui Milano, le case costruttrici di serrature si stanno specializzando nella creazione di meccanismi sempre più complicati, che necessitano di chiavi dalle particolari caratteristiche: alcune addirittura non si possono duplicare e, per riceverne una nuova, bisogna inoltrare una richiesta  alla casa madre. Nel caso invece di serrature blindate, come quelle a cilindro a profilo europeo di alta sicurezza, – molto utilizzate anche per la difficile duplicazione delle loro chiavi – queste vengono fornite insieme ad uno speciale codice, che ne permette la duplicazione: per questo è sempre bene affidarsi a specialisti nella duplicazione delle chiavi, che abbiano cura di tenere il registro dei codici in un posto sicuro, lontano da occhi indiscreti. Tirando le somme è possibile affermare che la duplicazione della chiave viene “protetta” dal costruttore mediante: La protezione legale, che garantisce, grazie alla tutela derivante dal possesso del brevetto e/o del marchio, che gli altri produttori non possano produrre chiavi con le stesse caratteristiche fisiche o tecniche. Questo vuol dire che è impossibile trovare in circolazione una chiave vergine identica, dalla quale creare un duplicato: dettaglio che mette al sicuro, per esempio, i gestori degli alberghi. La protezione tecnica, che garantisce attraverso la forma della chiave stessa, che questa non possa essere duplicata utilizzando un macchinario standard. Il tutto unito ad altri fattori, tra cui il succitato codice di duplicazione. Per questo, quando si procede all’acquisto di una serratura è bene controllare che sia garantita la presenza di una protezione molto elevata, sia a livello legale che tecnico. A chi rivolgersi per duplicare le chiavi? A tutti, prima o poi, può capitare di dover duplicare una chiave, ed è un’operazione che per quanto semplice possa sembrare, deve essere portata a termine con le dovute precauzioni. Al giorno d’oggi la prudenza non è mai troppa, soprattutto se se abita in metropoli come Napoli o Milano, dove il rischio d’incorrere in un illecito è sempre alto. La sicurezza della propria casa o dell’attività commerciale è una cosa importante, e prima di dare ad un estraneo le chiavi d’ingresso – letteralmente – è bene essere informati sul suo conto. Lo specialista a cui affidate la duplicazione della vostra chiave deve garantirvi professionalità sì, ma soprattutto integrità morale. L’attività in questione, oltre ad operare da diverso tempo nel settore, deve godere di una buona reputazione: e da questo punto di vista internet è un ottimo strumento per svolgere qualche piccola indagine. Attenzione però alla lettura dei commenti e recensioni: una valutazione negativa dovuta all’atteggiamento dell’addetto alle vendite, è nettamente diversa da una dovuta ad eventuali perdite del codice di sicurezza, o alle strane coincidenze temporali tra duplicazione della chiave e furti in casa!

  • Inferriate blindate e grate a Milano

    Sicura Domus installa inferriate blindate e grate di sicurezza a Milano e provicia. Il problema della sicurezza in casa è sempre di attualità, soprattutto in città come Milano, tristemente note per l’alta percentuale di furti in casa. Come aumentare la sicurezza della propria casa è il cruccio di molti italiani che, al fine di diminuire il rischio di effrazione, ricorrono all’utilizzo di sistemi di protezione attiva e passiva. I primi sono assicurati da sistemi di allarme e videosorveglianza, che permettono d’individuare la presenza di  estranei nella proprietà, per poi scoraggiarne l’intrusione tramite segnalazione acustica e visiva. Della seconda categoria invece, fanno parte quelle installazioni che proteggono i punti d’accesso più facilmente raggiungibili dai ladri, ostacolando fisicamente l’accesso ai locali. Fanno parte di questa categoria le porte blindate, serrande, inferriate e grate, adattissime a proteggere finestre e balconi. Perché installare inferriate e grate alle finestre Nel pensare comune, la porta d’ingresso è vista come unico punto d’accesso ad un’immobile, ma non è proprio così. Un ladro che si rispetti, per esempio, sa che esistono diversi modi per potersi intrufolare all’interno della proprietà altrui. Finestre, balconi, lucernari, rappresentano dei punti di accesso più che invitanti per i malintenzionati che prendono di mira una proprietà. Il rischio poi è aumentato dalla presenza nei dintorni di ponteggi da poter sfruttare per arrampicarsi e, in grandi città come Milano, di certo impalcature e cantieri non mancano mai. Quindi, quando si cerca di mettere in sicurezza la propria abitazione, è bene tener presente anche la possibilità che qualche installazione momentanea possa favorire e/o invitare i ladri ad agire. Una soluzione ottimale al problema consiste nel montaggio di grate e inferriate, in modo da rendere inaccessibili le finestre, o qualsiasi altro punto d’ingresso all’immobile. La loro installazione non richiede modifiche alle strutture esistenti nè, tanto meno, nuove opere murarie, e sono in grado di garantire impenetrabilità e sicurezza, grazie all’utilizzo di materiali resistenti e serrature anti trapano. Inoltre, grazie alle numerose finiture estetiche disponibili sul mercato, tutte le inferriate e grate rispettano pienamente il decoro architettonico del palazzo, quindi possono dirsi adatte anche a proteggere le finestre di un palazzo condominiale. Costituite da acciaio zincato, le grate e le inferriate vengono progettate su misura e questo porta il prezzo a mutare in base alle specifiche necessità e richieste del cliente. Anche eventuali accessori possono influenzare il prezzo finale. Affinché le grate si possano dire sicure, è bene che il loro montaggio avvenga ad opera di un professionista, in grado di poterne verificare la posa e/o adattarla alle diverse situazioni riscontrabili durante lo svolgimento dell’operazione: cappotti esterni, forme irregolari, spazi ristretti e così via. Il bonus fiscale per l’acquisto di inferriate Da tempo ormai, all’interno dell’annuale Legge di Bilancio, viene riservato uno spazio particolare alle agevolazioni fiscali, dette comunemente bonus, riservate a chi effettua lavori di ristrutturazione/rimodernamento della propria abitazione, o acquista prodotti legati alla sicurezza. Chi decide di acquistare inferriate per mettere in sicurezza la propria casa, può accedere eccezionalmente all’agevolazione fiscale del  50%, fino al 31 Dicembre 2018 mentre, dal primo Gennaio 2019, il bonus tornerà alla percentuale iniziale pari al 35%. A fronte, per esempio, di una spesa pari a €10.000 per l’acquisto di inferriate e grate di sicurezza, si potrà ottenere, entro il 31 dicembre, uno sconto IRPEF di € 5.000, da suddividere in 10 quote annuali: quindi, €500 all’anno. Possono usufruire del bonus fiscale: Proprietari di singole unità immobiliari residenziali, ivi compresi i familiari come il coniuge, parenti entro il terzo grado; Parti comuni di edifici residenziali (condomini). I documenti da esibire in caso di verifica da parte dell’agenzia delle entrate sono i seguenti: Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, in cui indicare sia la data di inizio dei lavori che gli interventi agevolabili realizzati Pagamento con bonifico bancario o postale speciale per ristrutturazioni edilizie Fattura relativa alla spesa sostenuta.

  • Porte basculanti per garage a Milano

    Sicura Domus vende ed installa porte basculanti per garage a Milano e provincia. Le porte basculanti per garage stanno riscuotendo un successo crescente in Italia, data la loro peculiarità di adattamento a qualsiasi tipo di struttura. Questo è però solo uno dei loro numerosi vantaggi, rispetto alle altre tipologie di serramenti. Analizziamoli tutti, partendo dal principio. Come funzionano le porte basculanti per garage e come sceglierle. La porta basculante fa del suo punto di forza la capacità di scorrere dal basso verso l’alto e viceversa, grazie a dei pattini e a un gioco di contrappesi laterali, che fanno sì che anche le porte più pesanti si sollevino in poco tempo. Meccanismo piuttosto semplice, che permette di risparmiare una grande quantità di spazio, mantenendo intatto il decoro architettonico del palazzo. È possibile distinguere tra due diversi tipi di porte, in base ai loro meccanismi di apertura: Le porte meccaniche, che richiedono l’azione umana per l’apertura/chiusura Le porte a chiusura elettrica, spesso dotate di fotocellula e quadro di comando, che permettono di automatizzare l’apertura anche a distanza. Ovviamente i prezzi variano in base al tipo di chiusura scelta e dal tipo di materiale:  acciaio, PVC, piuttosto che legno o lamiera, che sono tra i più diffusi. Altro fattore importante dal punto di vista “prezzo” è il modello che si sceglie. Le porte basculanti per garage possono essere acquistate sia come modello standard, che richieste su misura per la propria abitazione. Al di là del puro fattore “estetico”, che può variare in base alle specifiche caratteristiche dell’immobile, la scelta di una porta basculante per garage gira intorno ad una semplice domanda: quante volte la porta verrà aperta e chiusa? In base all’utilizzo stimato, infatti, varierà lo spessore della fune d’apertura, e il tipo di carrucola. La porta basculante per garage e i furti In alcune metropoli italiane, come ad esempio Milano, la percentuale di furti in casa è ancora molto alta: c’è quindi bisogno di sistemi di protezione adeguati. Una porta basculante è già di per sè più sicura delle altre porte, in quanto più difficile da aprire. Ma, al fine di ottenere il massimo dell’affidabilità in termini di sicurezza, bisogna analizzare alcuni fattori: La struttura di una porta basculante per garage si compone di due parti: quella fissa, che sorregge tutte le movimentazioni del basculante (contrappesi, carrucole, bracci laterali etc) , e quella mobile, ossia la porta in sè. All’atto dell’acquisto della porta bisogna verificare che la struttura sia robusta, e che tutti i componenti abbiano un ancoraggio saldo Il rivestimento della porta, che può essere in diversi materiali, è importante che sia particolarmente spesso La serratura è il meccanismo che difende la porta, ma è bene tener presente che in assenza delle caratteristiche sopra descritte, anche un’ottima serratura può fare ben poco. Inoltre è bene controllare dov’è installata la serratura. In genere questa viene posizionata in alto, con una sola asta che sigilla la parte superiore della porta. In assenza di un’adeguata struttura anti torsione però, la porta potrebbe benissimo essere piegata da un lato, permettendo così l’accesso. È quindi preferibile optare per una serratura bassa – all’incirca 15 cm da terra – con  mandate che chiudono su entrambi i lati. Porte basculanti per garage, le disposizioni di legge Al fine della vendita le porte basculanti per garage devono rispettare una serie di disposizioni di legge, pensate al fine di salvaguardare l’incolumità di chi le utilizza. Il produttore, prima di dichiarare le prestazioni del suo prodotto, deve sottoporlo ad una serie di prove, come richiesto dal Regolamento Prodotti da Costruzione CPR 305/2011. Queste sono: resistenza al carico del vento, sicurezza aperture e forza di funzionamento, nel caso delle porte motorizzate. Le porte devono inoltre riportare la targhetta di Marcatura CE, essere corredate dalla Dichiarazione di Prestazione (DoP),e per quanto riguarda le porte motorizzate, essere accompagnate anche dalla Dichiarazione di Conformità CE secondo la Direttiva Macchine (MD, Machine Directive).

  • Installazione sistemi antintrusione e videosorveglianza Milano

    Per l’installazione di sistemi antintrusione e videosorveglianza a Milano potere rivolgervi a Sicura Domus. In alcune città italiane, tra cui Milano, le attività criminali sono ancora molto diffuse. Per sentirsi al sicuro ci sono poche ma importanti cose da fare, come evitare di uscire in tarda serata, ricordarsi sempre di chiudere le sicure della macchina quando si è in giro, ed installare nella propria abitazione un sistema antintrusione, magari rafforzato dalla videosorveglianza. Cos’è un sistema antintrusione? Un impianto antintrusione è un sistema d’allarme composto da diversi dispositivi, che ha appunto il compito di scongiurare le intrusioni in casa. Questi differiscono tra loro per il metodo di trasferimento del segnale, che può avvenire: tramite filo, in questo caso ci troviamo di fronte ai sistemi detti appunto a filo, filari o cablati; tramite wireless, detti sistemi senza filo o via radio; attraverso le due soluzioni combinate tra loro, questo è il caso dei sistemi ibridi Esistono tre diverse tipologie di impianti antintrusione: di protezione volumetrica interna, che rilevano la presenza di estranei, grazie all’azione di sensori interni o rilevatori di vibrazioni e ultrasuoni, sensibili a urti, colpi e vibrazioni: come quelle emesse da un trapano a lavoro; di protezione perimetrale interna, che consentono di segnalare l’intrusione prima che avvenga, grazie all’installazione di sensori all’interno di tapparelle, serramenti  o in prossimità di questi; di protezione volumetrica esterna, che rilevano la presenza di estranei nell’area esterna all’abitazione, grazie sempre a dei sensori, che fanno si che la sirena suoni quando la barriera a infrarossi creata viene oltrepassata. Se i sensori permettono al sistema antintrusione di funzionare, alla sirena è affidato il compito di dare l’allarme, e di rendere la casa visibile ai poliziotti in arrivo. Per questo l’allarme sonoro esterno deve essere sempre provvisto di lampeggianti, e installato sulla facciata della casa che dà verso la strada principale. Inoltre, questo non deve essere accessibile ma protetta contro i tentativi di manomissione. La scelta di un sistema di antintrusione non è semplice, ci sono diversi particolari importanti da prendere in considerazione, come la collocazione urbana – fattore rilevante per quanto riguarda le grandi metropoli come Milano – il  tipo di criminalità recente e, ovviamente, la superficie da proteggere: in questo caso potrebbe essere utile installare anche un impianto di videosorveglianza. Sistemi di videosorveglianza, cosa sono e come funzionano Considerati un tempo “antifurti per ricchi”, i sistemi di videosorveglianza sono, ad oggi, uno degli impianti più utilizzati per la prevenzione dei furti. Il grande utilizzo di questi impianti, sia nel settore commerciale che domestico, ha portato ad una vasta disponibilità di prodotti sul mercato, anche se i più diffusi restano il TVCC ,TeleVisione a Circuito Chiuso, oppure il CCTV, Closed Circuit TeleVision. Il sistema di videosorveglianza TVCC è costituito da un insieme di telecamere che trasmettono il segnale audio/video verso limitati set di monitor, dove le immagini vengono registrate o visualizzate in tempo reale dall’operatore, in caso di banche o attività commerciali. Presso un punto vendita specializzato è possibile scegliere le telecamere che meglio rispecchiano le proprie esigenze di sorveglianza. Tra queste, vanno menzionate: le telecamere di sorveglianza Night&Day, che funzionano sia di giorno che di notte, quelle equipaggiate con illuminatori ad infrarossi e le telecamere All-in-One, ossia le telecamere di sorveglianza miniaturizzate A chi rivolgersi per l’installazione di un sistema antintrusione e videosorveglianza? Se la qualità del prodotto acquistato è importante, la professionalità del rivenditore lo è ancor di più: visto che, in questo caso specifico, parliamo di persone responsabili della sicurezza della nostra famiglia. Le aziende che vendono sistemi di antintrusione e videosorveglianza, affinché possano essere considerate in regola, devono essere dotate di una certificazione di qualità aziendale e di installatori professionisti. Inoltre devono avere un responsabile tecnico in possesso dei requisiti professionali richiesti: le aziende che mancano di tali abilitazioni non possono installare impianti di sicurezza. Nel caso in cui queste operino, gli impianti installati vengono considerati  semplice “segnalazione sonora” o “campanelli”, e non hanno quindi valenza nè giuridica nè, tantomeno, normativa.  In questo modo l’ignaro acquirente perde la possibilità di  affiliarsi gratuitamente con le Forze dell’Ordine, e ogni diritto al rimborso da parte dell’assicurazione in caso d’effrazione. Da tale punto di vista è vitale che, una volta installato l’impianto, l’installatore rilasci al cliente  la dichiarazione di conformità alle norme vigenti in materia, come previsto dal D.L. 37/2008, e la dichiarazione di collegamento a rete della linea telefonica della centrale, come da DPR 156/1973. Entrambe le dichiarazioni sono obbligatorie, al fine del collegamento gratuito con la polizia, e per la sottoscrizione delle polizze assicurative.

  • Tapparellista a Milano

    Cerchi un tapparellista a Milano? Chiama Sicura Domus. La tapparella è quell’insieme di stecche orizzontali unite tra loro, in modo da potersi poi riavvolgere in un rullo posto sopra la finestra e/o balcone. La tapparella è uno tra gli oggetti domestici più utilizzati (viene aperta e chiusa tutti i giorni almeno due volte) ed è nata con lo scopo di oscurare le stanze, proteggere dalle intemperie, e garantire privacy e sicurezza: visto che isola la casa dal mondo esterno. Da questo punto di vista, negli ultimi anni questa particolare tipologia di infissi esterni ha conosciuto un grande sviluppo tecnologico, sia per quanto riguarda i materiali che per le tipologie di avvolgimento,  rientrando tra i mezzi più usati al fine di scongiurare intrusioni domestiche. Al di là del mero concetto di sicurezza – importante quando si abita in una città pericolosa come Milano –  è di fondamentale importanza effettuare dei periodici controlli sulle tapparelle, in modo da assicurarsi del loro perfetto funzionamento: ritrovarsi con una tapparella che non si alza o addirittura con il filo spezzato, è un’esperienza alquanto spiacevole. Per questo, è necessario rivolgersi ad un tapparellista, specialista nella loro manutenzione e riparazione. Ma vediamo quando è necessario richiedere l’intervento di un tecnico e perché. Chi è un tapparellista? Un tapparellista è colui che fabbrica, ripara e mette in opera le tapparelle: ovvero interviene in tutti quei casi che compromettono lo stato di funzionamento, e che di solito si tende a risolvere con il fai-da-te, comportando complicazioni ulteriori. Le principali operazioni effettuate da un tapparellista sono: riparazione e sostituzione tapparelle avvolgibili: nonostante siano realizzate con materiali mediamente molto resistenti, come l’alluminio o il PVC coibentato, le tapparelle possono essere soggette a diversi tipi di danneggiamento, dovuti in primis agli agenti atmosferici, che vanno a compromettere il loro meccanismo di salita e discesa, come anche la loro capacità di isolamento termico o acustico; sostituzione corde di sollevamento: tra tutte le componenti della tapparella la corda è sicuramente quella più soggetta ad usura, e può capitare che s’inceppi, si allenti o addirittura si spezzi; installazione motorino elettrico, comandato tramite telecomando a distanza o a muro con pulsante; sostituzione guide di scorrimento, del braccio su cui la tapparella si va ad avvolgere, dei cuscinetti e dei cassonetti : con il tempo l’usura intacca ogni cosa, se poi parliamo di meccanismi soggetti ad attrito, come quelli elencati in precedenza, la sua azione è accelerata. Il malfunzionamento di anche una sola delle componenti sopraelencate, può provocare inceppamenti o blocchi della tapparella; messa in sicurezza delle tapparelle; permeabilità delle tapparelle a correnti d’aria, pioggia e umidità esterna. In alcune città come Milano trovare tapparellisti, che effettuino un servizio di pronto intervento – anche in giorni festivi e feriali – non è difficile, ma bisogna fare attenzione. Il pericolo di una truffa è sempre dietro l’angolo, e prima di dare l’ok all’uscita del tecnico è bene chiedere alcune informazioni come, per esempio, l’eventuale costo di ore di lavoro che esulino la prima: in genere, è solo la prima ora ad essere compresa nel preventivo ad un prezzo concorrenziale, rispetto alle tariffe che verranno applicate in seguito. Tapparellista e installazione ex novo Ovviamente, oltre alle operazioni elencate in precedenza, un tapparellista si occupa anche dell’installazione di tapparelle nuove. Nel pensare comune, questa figura professionale è confusa con il semplice rivenditore/installatore, che rappresentano solo due dei servizi forniti tra tanti. Un tapparellista è un professionista, un tecnico specializzato, che può consigliare sulla soluzione più adatta all’abitazione e o esercizio commerciale, in base a: materiali utilizzati; eventuali costi di manutenzione; esigenze estetiche e di sicurezza. E ovviamente disponibilità economica. In base alle esigenze specifiche del cliente, il tecnico saprà consigliarvi sulla scelta più adatta, cercando il giusto punto d’incontro tra funzionalità, design ed estetica.

  • Installazione inferriate di sicurezza a Milano

    Sicura Domus è un’impresa specializzata nell’installazione di inferriate di sicurezza a Milano e altri sistemi di sicurezza attiva o passiva. Milano è il centro indiscusso di alcuni dei più grandi eventi fieristici e mondani al mondo. L’Expo nel 2015, la finale di Champions League, la settimana della moda, tutte manifestazioni che prevedono l’impiego di numerose forze dell’ordine, che comunque non aiutano i cittadini a sentirsi più sicuri. A dirlo il recente sondaggio Demopolis/Citynews, che ha messo il luce come 1 milanese su 2 si senta meno al sicuro nella sua città, rispetto a 5 anni fa. In tutto è il 70% degli abitanti di Milano a sentirsi sicuro “poco e per niente”, soprattutto per quanto riguarda la propria casa: prevale infatti, per 6 intervistati su 10, la paura di subire furti o rapine. Di fatto Milano resta ancora la regina incontrastata di diverse classifiche inerenti la “pericolosità” delle città italiane, con un record, proprio per quanto riguarda i furti in casa: ormai all’ordine del giorno. Per quanto i furti in casa seguano delle dinamiche diverse, hanno statisticamente dei punti in comune che, se studiati nel modo giusto, possono aiutarci a mettere in luce il punto debole della casa e metterlo in sicurezza. Perché installare delle inferriate di sicurezza? Che si tratti di quelli perpetuati a Milano piuttosto che a Napoli, i furti in casa hanno tutti un punto in comune: i ladri accedono dalla porta d’ingresso o da una finestra. Questi infatti, vista la vasta conoscenza che ormai hanno delle serrature in commercio, sono in grado di forzarle facilmente. Per cui, fatta eccezione per la porta blindata, è bene proteggere le finestre di casa con delle inferriate, in quanto: Impediscono l’accesso fisico dall’esterno Sono difficili da forzare senza essere notati da un vicino o da un passante. Per quanto possano sembrare un rimedio obsoleto rispetto ai moderni sistemi di sicurezza tecnologici, le inferriate di sicurezza inglobano in sè una garanzia di efficacia, importantissima quando si abita in una città come Milano. Come si sceglie un’inferriata per finestre o portefinestre? Le tipologie di inferriate per finestre e portefinestre disponibili in commercio al momento sono davvero tante. Capita spesso che, un compratore medio a digiuno di conoscenze tecniche, dia priorità all’aspetto estetico e al decoro architettonico del palazzo, mettendo in secondo piano alcuni aspetti fondamentali. Vediamo insieme cosa è meglio non dimenticare mai, quando si sceglie questo tipo di prodotto: 1# Inferriate apribili e l’importanza della serratura Le inferriate per finestre si possono suddividere in due grandi gruppi: fisse, soluzione in genere adatta a finestre di piccole dimensioni, che di solito servono solo a “far passare l’aria” ( si pensi alle finestre del bagno) e inferriate apribili, utilizzate per lo più sulle portefinestre e finestre dalla grandezza “normale”. Queste ultime sono tra le soluzioni più diffuse e, quando se ne acquista una, è bene controllare la qualità della serratura. Nel caso in cui questa sia un modello vecchio, o addirittura non blindata, potrebbe risultare facile da manomettere, invalidando così l’efficienza dell’inferriata. 2# La classe di effrazione Quando si vive in una città come Milano, tristemente famosa per l’alta percentuale di furti in casa, viene automaticamente da pensare che i ladri siano “particolarmente preparati”: per questo, è bene tenere presente la classe di effrazione dell’inferriata. Questa consiste in un indicatore di resistenza dell’inferriata calcolata in base ad appositi test, condotti con l’ausilio di diversi strumenti, e si divide in sei classi: Classe 1 – contraddistingue la resiste dell’inferriata a tentativi d’effrazione, condotti tramite la semplice forza fisica. Classe 2 – è la resistenza dell’inferriata a tentativi d’effrazione condotti con l’ausilio di strumenti semplici, quali cacciavite, in un tempo massimo di tre minuti. Classe 3 – resiste a tentativi di effrazione della durata di cinque minuti, condotti con piede di porco, trapano, martello da fabbro e cacciavite Classe 4 – resiste a scalpelli, seghe, accette, trapani e tutti gli altri strumenti elencati in precedenza per ben dieci minuti. Classe 5 –  resiste invece agli strumenti elencati in precedenza più seghetti e mole da taglio, per 15 minuti Classe 6 –  la più resistente, può fronteggiare per ben 20 minuti l’azione di tutti gli strumenti elencati nei punti precedenti, più l’azione di strumenti elettrici di alta potenza, come la mole da taglio con disco da 230 mm o trapani elettrici da 620W. #3 La larghezza delle sbarre Lo spazio che intercorre tra le sbarre non deve mai superare gli 8 cm, se si vuole tenere bassa la vulnerabilità. Spazi maggiori infatti, favoriscono l‘inserimento di corpi estranei, aumentando quindi la possibilità di eventuali forzature. 4# La garanzia del produttore Le inferriate sono esposte agli agenti atmosferici e questo, con il tempo, potrebbe portare all’insorgere di problemi come ruggine e corrosione. Una buona inferriata dovrebbe essere in grado di resistere, ma questo un consumatore non può valutarlo da solo. Quindi, diventa importante accertarsi della garanzia fornita dal produttore: più questa è lunga, più è probabile che il prodotto si conservi in buono stato.

  • Impianti di sicurezza e videosorveglianza a Milano

    Sicura Domus progetta e installa impianti di sicurezza e videosorveglianza a Milano L’istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis da anni studia le tendenze della società italiana, avvalendosi dell’apporto di un team di esperti e ricercatori, con competenze mirate nell’analisi dell’opinione pubblica. Uno delle più recenti indagini dell’Istituto, avviata sotto forma di sondaggio online, riguarda la percezione della sicurezza degli abitanti di Milano. Una delle prime domande poste è proprio: vi sentite sicuri a Milano? E la risposta più diffusa è no. Nonostante i reati in Italia siano diminuiti del 10,2% (dati Censis) nelle maggiori metropoli del paese continuano a persistere problemi legati alla sicurezza. La capitale lombarda è stata definita più volte come la capitale italiana della criminalità, con 237.365 reati commessi nel 2016, seguita da Roma, Torino e poi Napoli. Gli italiani non si sentono al sicuro e si dichiarano favorevoli al possesso delle armi, e all’introduzione di criteri meno rigidi per la difesa personale. Insomma, un clima di paura generale, che ha portato alla creazione e all’installazione di impianti di sicurezza e videosorveglianza sempre più tecnologici e all’avanguardia. Ma quando un impianto di sicurezza può essere definito veramente ottimale? Impianti di sicurezza e videosorveglianza, le 4 caratteristiche base L’installazione di un pianto di sicurezza è quasi un obbligo, quando si vive in una città come Milano. Ma affinché questo possa garantire appieno la protezione della casa o dell’esercizio commerciale, è necessario che possegga le seguenti quattro caratteristiche: 1# La videosorveglianza Ogni impianto di sicurezza che si rispetti deve essere dotato della videosorveglianza. In genere, un antifurto funzionale è provvisto di quattro/cinque telecamere, che vanno collocate in punti strategici della proprietà, sia all’interno che all’esterno. Una telecamera, per esempio, va posta necessariamente vicino all’ingresso, in modo sia da poter scoraggiare eventuali malintenzionati, che da essere d’aiuto agli abitanti della casa nell’identificazione dei visitatori, grazie appunto all’ausilio dell’apparecchio. Altre telecamere vanno poi posizionate in prossimità di garage o posto macchina, in modo da poter monitorare auto, motorini o altri oggetti di valori presenti in quell’area. 2# La sirena La sirena d’allarme, che può essere esterna o interna, gioca un ruolo chiave nel provocare l’allontanamento immediato del malintenzionato. Questa è infatti pensata al fine di attirare l’attenzione di vicini e passanti grazie all’ausilio di un segnalatore visivo (il lampeggiante) e sonoro (la tromba) e sono in genere anti-manomissione: il ladro che si è introdotto nella proprietà non ha possibilità di zittirla. Al momento sono presenti sul mercato sirene collegabili sia tramite wireless che via cavo, installabili in qualsiasi punto esterno, vista la loro resistenza agli agenti atmosferici. Per quanto riguarda invece le sirene da interno, queste hanno la stessa funzione delle prime, solo che sono integrate all’interno della centralina dell’antifurto. 3# I controlli da remoto Grazie al web le prestazioni degli impianti di sicurezza e videosorveglianza sono decisamente migliorate, ed è vitale che un allarme sia dotato dei controlli da remoto. Mediante una serie di dispositivi elettronici collegati, che sia un tablet piuttosto che uno smartphone non fa differenza, l’utente è in grado d’interagire con l’antifurto a distanza, con la stessa facilità con cui lo utilizza  quando è all’interno dell’abitazione. Inoltre, la centralina invierà un segnale a tutti i numeri memorizzati anche in caso del verificarsi di eventi, che potrebbero “annunciare” un’intrusione : come l’interruzione della corrente elettrica o un guasto alla centralina. 4# Il riconoscimento vocale e la sequenza numerica Molti antifurto presentano un sistema di attivazione/disattivazione a sequenza numerica o a riconoscimento vocale. Tale precauzione rafforza la sicurezza dell’impianto, che potrà essere utilizzato soltanto da chi sia stato autorizzato in precedenza. Insieme all’impianto di sicurezza e videosorveglianza è possibile installare altri apparecchi, che concorrono ad aumentare il livello di protezione: tra questi il più diffuso è di certo il rilevatore di incendi. Attivato dalla presenza di fumo e calore, questo permette di essere a  conoscenza di un  rischio d’incendio, prevenendone il diffondersi.

  • Fabbro Milano: apertura porte e riparazione serrature

    Se necessitate di un fabbro a milano per l’apertura di porte o la riparazione di serrature, potete rivolgervi a Sicura Domus. La nostra è una società frenetica. Ogni giorno, orologio alla mano, facciamo la spola tra un impegno e un altro contando i minuti a nostra disposizione. La fretta è ormai una costante, e con un tale tenore di vita gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. A chi, per esempio, non è mai capitato di aver perso o dimenticato le chiavi di casa? Per non parlare poi delle disavventure riservate a coloro che, presi da altri impegni, deliberatamente ignorano i segnali di una serratura che sta per smettere di funzionare, ritrovandosi poi costretti a dover rientrare in casa passando da una finestra o dal balcone. Queste sono esperienza piuttosto fastidiose, che come se non bastasse, si aggiungono alla beffa del dover rimanere fuori casa per lunghi periodi, anche il danno di doversi accollare i costi di riparazione di infissi e serramenti: visto che nessuno va in giro con il mazzo di chiavi di riserva a portata di mano. Quando ci si ritrova in una circostanza del genere, l’azione più comune e scontata è la famosa “chiamata” per richiedere l’intervento dei vigili del fuoco, noti ai più proprio per la loro propensione a risolvere questi problemi “facendo danni”. Ma esiste anche un’altra strada da percorrere per tornare a casa: affidarsi ad un fabbro specializzato. Quanto costa chiamare un fabbro specializzato nell’apertura di porte? Richiedere l’intervento di un fabbro specializzato nell’apertura di porte è, senza ombra di dubbio, l’opzione più economica, meno precipitosa e soprattutto più idonea, quando ci si ritrova di fronte ad una porta blindata chiusa per sbaglio o a una serratura bloccata. In questi casi infatti, un esperto del settore, può assicurarvi il rientro all’interno dell’abitazione a costi contenuti. L’ammontare del servizio dipende, generalmente, dalla complessità e dalla durata dell’intervento, dal giorno e dall’ora in cui si effettua la chiamata e dalla distanza che il fabbro deve percorrere per arrivare a destinazione: anche se non è sempre detto. Il mondo è pieno di truffatori ed approfittatori, e il rischio di trovarsi di fronte ad una fregatura è sempre da tenere in considerazione. Quindi, per quanto si possa trattare di una situazione urgente, ovviamente portatrice di ansia e stress, è bene cercare di restare calmi, magari ricorrendo all’aiuto di un amico o parente che ci supporti e consigli. Detto questo, la prima regola per evitare di ritrovarsi tra le mani una fattura gonfiata è chiedere. Prima di dare al fabbro l’ok, è bene infatti informarsi sui costi accessori previsti per le chiamate d’emergenza, soprattutto se effettuate in giorni festivi, nei weekend e/o nelle ore notturne: in quest’ultimo caso il supplemento arriva ad un tetto massimo di 50 euro, non di più. Inoltre, il costo della chiamata può variare in presenza delle “specifiche necessità” del richiedente come, per esempio, il dover rientrare in casa in tempi molto brevi. Di vitale importanza è poi assicurarsi che la tariffa concordata con lo specialista comprenda almeno la prima ora di lavoro, il diritto d’uscita e l‘IVA. Il fattore chiave da tenere poi in considerazione è l’operazione da effettuare. Nelle grandi metropoli come Milano, il costo medio di una chiamata ad un fabbro per l’apertura di una porta si aggira intorno ai 100 euro mentre, nel caso di apertura senza scasso, la tariffa può variare in base al modello: serratura a cilindro di sicurezza piuttosto che a doppia mandata e così via. I costi nelle diverse città possono essere diversi quindi, mossi dalla voglia di risparmiare e dall’ansia di rientrare a casa, è meglio fare attenzione a non rivolgersi ad un fabbro conveniente si, ma residente a Napoli, piuttosto che a quello sito a Milano, di cui abbiamo effettivamente bisogno. A questi prezzi, nel peggiore dei casi, bisognerà poi aggiungere l’eventuale costo della sostituzione della serratura, se al fabbro non resta altro da fare che scassinarla.

  • Sostituzione cilindro europeo a Milano

    Per la sostituzione di cilindri europei a Milano, potete rivolgervi a Sicura Domus. La casa è il nostro rifugio, il nostro nido, il luogo in cui dovremmo sentirci protetti per antonomasia ma, purtroppo, vivere in una città sicura sembra ad oggi una mera utopia. Stando ad alcuni studi portati a termine dal Censis lo scorso Giugno, nonostante il tasso di criminalità nel nostro paese sia in ribasso, continuano a persistere problemi nelle gradi città tra cui Milano, segnalata come quella in cui avvengono il maggior numero di furti sia in auto che in casa. Ma, se nel primo caso, al fine di aumentare la sicurezza, non resta altro da fare che affidarsi all’assicurazione e ad una buona dose di fortuna, nel secondo, è possibile effettuare alcuni accorgimenti, che diminuiscano la possibilità d’intrusione nell’abitazione: come la sostituzione del cilindro europeo della porta blindata. Perchè e quando sostituire il cilindro europeo della serratura La prima forma di difesa contro possibili intrusioni in casa è l’installazione di una porta blindata. Pesante e robusta, questa risulta essere particolarmente difficile da abbattere o da scassinare, in quanto dotate di serrature con morfologie particolari, particolarmente difficili da riprodurre. Negli ultimi anni, il ricorso a porte blindate con serratura a cilindro europeo è cresciuto notevolmente, sopratutto nelle grandi metropoli come Milano, grazie ai seguenti vantaggi: Non possono essere forzate con il grimaldello bulgaro, lo strumento più amato dai ladri Le ultime versioni sono dotate di un cilindro europeo più resistente, e sono dotate di spine anti trapano, rinforzi anti strappo e rosette di sicurezza, che rendono le serrature molto più resistenti ai tentativi di effrazione. Hanno delle dimensioni più contenute, che permettono l’installazione anche su superfici ridotte, e possono essere adattate a qualsiasi esigenza. Le chiavi abbinate ad una serratura a cilindro europeo sono piccole, compatte e realizzate con materiali di ultima generazione, cosa che ne rende più difficile la duplicazione. Inoltre, queste vengono fornite in busta chiusa al proprietario, corredare di una tesserà di proprietà, senza la quale i fabbri non possono duplicarla. Senza ombra di dubbio il cilindro europeo, che costituisce il cuore della serratura, ha tutte le carte in regola per rendere la vita più complicata ai malintenzionati. Ma, nonostante ciò, anche questa tipologia di serratura ha dimostrato, con il tempo, di essere vulnerabile ad alcune tecniche di scasso come il Key Bumping. Questa tecnica consiste nell’inserire una chiave liscia all’interno della serratura, in modo che simuli la sagoma di quella originale, per poi colpirla ripetutamente con un martello. In questo modo i pistoncini che fermano il cilindro europeo vengono sbloccati, e quest’ultimo è libero di ruotare. Quindi, quali armi ci restano per combattere i sempre più aggiornati scassinatori? Prima di tutto, bisogna tener presente che la sostituzione dell’intera serratura è si un’operazione straordinaria, ma andrebbe comunque effettuata ogni paio d’anni, in modo da assicurarsi un prodotto sempre più all’avanguardia. Quindi, cercate di capire che tipologia di serratura è installata sulla vostra porta, per poi procedere con un eventuale cambio totale del meccanismo. Secondo, prestate attenzione ad eventuali difficoltà della serratura, come nel caso in cui la vostra chiave inizi a non entrare bene, a fare difficoltà a girare o addirittura inizi ad incepparsi. Questi sono segni di alta vulnerabilità e, per quanto ricorrere all’uso di olio e lubrificanti possa essere un rimedio corretto, rimane pur sempre un palliativo. Il cilindro europeo è una parte meccanica e, in quanto tale è soggetta a logorasi. Probabilmente ha solo fatto il suo tempo e bisogna sostituirlo, solo in questo modo la vostra porta tornerà ad essere blindata. Ultimo, e non per importanza, ricordate che sul mercato saranno sempre presenti delle nuove soluzioni tecnologiche. Al momento, per esempio, sono disponibili cilindri rinforzati anti scasso, dotati di chiave anti duplicazioni protette da codice PIN univoco. Quindi, se vivete in una grande metropoli come Milano e volete sentirvi più sicuri, rivolgetevi ad uno specialista in sostituzioni di cilindri europei che saprà sicuramente indirizzarvi verso la soluzione che fa al caso vostro.

  • Installazione antifurto casa Milano

    A Milano, per l’installazione di un sistema antifurto per la casa c’è Sicura Domus. La paura di subire furti in casa è, secondo una ricerca dell’Ipsos, la più grande azienda di ricerca e marketing, una delle più grandi paure degli italiani, soprattutto quando vivono in grandi metropoli come Milano. L’incolumità della famiglia e dei propri averi è quindi sentita come una necessità impellente, e un fattore che può aumentare la sensazione di protezione è di certo l’installazione di un sistema antifurto per la casa. Perchè installare un sistema d’antifurto per la casa a Milano? La sicurezza è un bisogno primario dell’essere umano, ma in una città come Milano, classificatasi ai primi posti di tutte le recenti classifiche riguardanti il tasso criminalità, questa assume un certo carattere “di urgenza”. Per questo, è necessario aumentare la sicurezza della propria abitazione, iniziando con l’installazione di un sistema d’antifurto di recente tecnologia. La porta d’ingresso blindata, le finestre con chiusure di sicurezza come anche le inferriate, fanno parte di quel gruppo di sistemi chiamato “di protezione passiva”, e rappresentano solo il primo passo verso la tranquillità emotiva. Come messo in luce da recenti fatti di cronaca infatti, per quanto questi possano essere robusti, o sistemati in maniera accurata all’interno della vostra casa, risultano comunque violabili dai malintenzionati, dotati ormai da tanto di attrezzature all’avanguardia. Per questo è bene affiancare a tali installazioni un buon sistema di “protezione attiva” ossia un antifurto per la casa capace, in caso di intrusione, sia di mettere in funzione delle sirene, qualche volta utili da sole a scoraggiare i malintenzionati, che allertare le forze dell’ordine. Come si sceglie un antifurto per la casa? Per potersi dire veramente al sicuro non basta semplicemente acquistare ed installare un sistema antifurto per la casa: bisogna sceglierlo nel modo giusto, tenendo presenti le esigenze di chi lo acquista, e le caratteristiche dell’ambiente che bisogna proteggere. Al momento è possibile suddividere i sistemi antifurto per la casa in due grandi categorie: Sistemi wireless, completamente senza fili, adatti alla protezione di piccoli appartamenti. Sul mercato sono presenti diverse marche e modelli, ovviamente con diverse funzionalità. Al fine di evitare spiacevoli sorprese è bene affidarsi ad allarmi creati da aziende famose, evitando i prodotti realizzati ad hoc da alcune aziende, non sempre affidabili dal punto di vista degli aggiornamenti software. Sistemi misti/ibridi, caratterizzati dall’utilizzo sia dei sensori radio presenti in quelli wireless, che dei tradizionali cavi. Tali soluzioni si presentano adatte alla protezione di tutte le tipologie di immobili, a partire dal residenziale fino ad arrivare ad un edificio industriale. Uno studio preliminare prima dell’acquisto di un sistema di antifurto per la casa è quindi d’obbligo, come lo è anche l’aiuto di un esperto, che possa consigliarvi al meglio sul sistema antifurto d’acquistare e soprattutto su come installarlo. Chi chiamare per l’installazione dell’antifurto in casa a Milano? I motivi validi per installare un antifurto in casa sono veramente tanti, ed è un’operazione che bisogna portare a termine con le dovute precauzioni. La sicurezza della casa è una cosa importante, e di certo non la si può affidare nelle mani del primo che capita: soprattutto se si risiede in una città come Milano, caratterizzata da un così alto numero di furti in casa. Inoltre è bene essere sicuri della professionalità di chi si appresta ad effettuare il lavoro. L’installazione corretta di un sistema antifurto richiede conoscenze tecniche e del prodotto in quanto, un errato settaggio o montaggio potrebbe danneggiare l’antifurto, o rendere addirittura inutile il suo utilizzo. Quindi è sempre meglio non fidarsi ciecamente di chi si definisce “esperto”, ed effettuare una piccola indagine prima di affidare l’incarico. Internet è di certo la fonte di informazione per eccellenza in questi casi. Eventuali commenti e recensioni lasciati dai precedenti clienti, sono un ottimo punto d’inizio per farsi un idea sull’operato di un professionista o di un’azienda.

  • Vendita telecamere di videosorveglianza Milano

    A Milano, per la vendita di telecamere di videosorveglianza c’è Sicura Domus, con il suo punto vendita in Via Milano è la città italiana con il tasso di crimini più alto, seguita da Roma, Torino e Napoli. A dirlo è il Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia, realizzato dal Censis in collaborazione con la Federsicurezza, e presentato a Roma il 27 Giugno di quest’anno. Nonostante in Italia i reati siano in calo – nel 2017 sono stati denunciati complessivamente 2.232.552 reati, ossia il 10,2% in meno rispetto al 2016 – restano vivi i problemi di sicurezza nelle aree metropolitane, dove si consuma il 30% dei reati. La sola Milano, rappresenta il 9,5% del totale. In un clima del genere è naturale che i cittadini sentano il bisogno di sicurezza e protezione, e un buon sistema di telecamere per la videosorveglianza, può aiutare a sentirsi tali. Telecamere di videosorveglianza, cosa sono e come funzionano La vendita di telecamere per la videosorveglianza è aumentata notevolmente nel corso degli anni, sia a Milano e che in altre grandi metropoli italiane. Tali impianti giocano un ruolo importante sia nella prevenzione di furti, che nella gestione e controllo dei processi aziendali in genere. Le principali applicazioni per cui i sistemi di videosorveglianza vengono venduti, riguardano infatti la sorveglianza strategica di case, uffici, aziende, enti, parchi, terreni e locali. Un vasto ventaglio di usi, che rispecchia l’altrettanta vastissima disponibilità di modelli sul mercato. Al giorno d’oggi esistono sistemi di sorveglianza analogici o sistemi di sorveglianza digitali, sistemi di sorveglianza su fibra ottica, sistemi di sorveglianza su cavo coassiale, e il sistemi più noto all’utente medio: il TVCC ,TeleVisione a Circuito Chiuso, oppure CCTV, Closed Circuit TeleVision. Il sistema di videosorveglianza TVCC è forse tra quelli più venduti, ed è di certo il più utilizzato dalle attività commerciali ed enti “privati”, tra cui le banche. Questo è costituito da un insieme di telecamere di sorveglianza che trasmettono il segnale audio/video verso limitati set di monitor, da dove l’operatore è in grado di controllare in tempo reale più punti della struttura, visualizzando riprese singole o molteplici, effettuate in qualsivoglia condizione ambientale. Presso un punto vendita specializzato infatti, è possibile scegliere tra i diversi prodotti a disposizione, quello più adatto alle proprie esigenze di sorveglianza, tra cui le telecamere di sorveglianza diurne e notturne, chiamate telecamere Night&Day, telecamere di sorveglianza equipaggiate di illuminatori ad infrarosso, le telecamere All-in-One, telecamere di sorveglianza miniaturizzate ed occultabili. E non finisce qui. Le telecamere di sorveglianza sono infatti dotate di svariati accessori che consentono molteplici applicazioni, si pensi alle telecamere a soffitto, piuttosto che a quelle staffate a parete o a palo. Tra tale e tanta disponibilità di prodotti è facile perdersi, effettuando un acquisto sbagliato. Per questo è consigliabile, quando si decide di acquistare un impianto di telecamere di videosorveglianza, rivolgersi ad un punto vendita che possa garantire sia un vasto stock di prodotti, che la giusta assistenza. Telecamere di videosorveglianza, attenzione alla violazione della privacy Il tasto privacy è al giorno d’oggi un punto dolente, soprattutto quando si tratta di telecamere di videosorveglianza: e un buon punto vendita, soprattutto se sito in una grande metropoli come Milano, deve essere in grado di fornire anche dei chiarimenti al riguardo. Il nostro sistema giuridico infatti manca di una vera e propria legislazione in materia. Le diverse dispute tra soggetti vengono infatti regolate tramite l’interpretazione di più norme, che diventano poi dei “casi esempio”, noti agli esperti del settore. Una di queste è sicuramente la sentenza del 30.10.2017. del Tribunale di Avellino che da un certo punto di vista può essere definita “storica”, in quanto delimita nettamente il concetto di privacy tra i vicini e le possibili libertà. Stando a quanto deliberato dai giudici, le telecamere possono inquadrare e registrare tutto quanto accade «in uno spazio fisico direttamente e materialmente accessibile da parte di chiunque». Quindi, aree condominiali, parcheggi e vialetti in comune possono tranquillamente essere ripresi senza il bisogno del consenso di chi vi transita, in quanto si tratta di uno spazio pubblico. Diverso discorso vale nel momento in cui le telecamere puntino direttamente su una porzione della casa del vicino, giardino incluso. Anche in questo caso però, sono i particolari a fare la differenza. Stando a quanto dichiarato dalla Cassazione e dalla Corte Costituzionale, affinché si possa parlare di violazione della privacy vera e propria, occorre che il proprietario abbia reso “nota” la sua volontà di proteggerla, tramite l’installazione, per esempio, di una siepe alta. In questo caso, è bene spostare l’obiettivo della telecamera per la videosorveglianza, onde evitare d’incorrere in guai seri con la legge.

  • Duplicazione telecomandi per cancelli a Milano

    Sicura Domus è operativa nella duplicazione di telecomandi per cancelli a Milano e provincia. Uno degli strumenti più utilizzati per difendere la propria abitazione, il garage o qualsiasi altro posto di proprietà è senza dubbio il cancello, in particolare quello automatico, che si è largamente diffuso negli ultimi anni. La grande comodità del cancello elettronico è che può essere manovrato anche a distanza grazie all’ausilio di un telecomando, che consente ai residenti di accedere alla propria area privata senza neppure scendere dall’auto. Una soluzione che ha diversi risvolti positivi: scendere dalla macchina può risultare fastidioso per le persone anziane e per chi soffre di acciacchi fisici, ma anche pericolso per le donne, che potrebbero subire delle aggressioni da parte di malintenzionati. I telecomandi per cancelli automatici sono di piccole dimensioni, e questo li predispone allo smarrimento da parte del proprietario. Ogni volta che ci si rende conto di aver perso il telecomando per l’apertura del cancello automatico, si entra subito nel panico, e si cerca di capire come fare per evitare che la propria abitazione possa diventare improvvisamente vulnerabile. In realtà, da qualche tempo a questa parte, il progresso ha fatto sì che questa problematica potesse essere arginata grazie all’introduzione dei telecomandi universali per cancelli automatici. A differenza dei telecomandi universali che servono per comandare altri dispositivi, come ad esempio le classiche televisioni, nel caso dei cancelli automatici non esiste un codice specifico che bisogna inserire nel telecomando, dato che i cancelli automatici non appartengono a marche specifiche. Tuttavia, i telecomandi per cancelli automatici possono essere duplicati: basta andare in un negozio di ferramenta, oppure seguire una procedura che può richiedere l’utilizzo di uno strumento specifico, ovvero il frequenzimetro per radiocomandi. Tuttavia, per poter sfruttare questa ipotesi, serve che il proprietario o comunque il residente, conosca il dato relativo alla frequenza: in genere la frequenza dei telecomandi per cancelli è sempre la stessa (433 Mhz), tuttavia conviene accertarsene tramite l’uso di un frequenzimetro digitale. La procedura è davvero semplice: basta accendere e avvicinare lo strumento al telecomando originale del cancello e la frequenza comparirà sul monitor. Una volta acquisita la frequenza e acquistato il telecomando universale per cancelli, è possibile passare alla fase successiva, ovvero alla duplicazione del telecomando per cancelli automatici. Si tratta di un’operazione standard, che viene eseguita con una certa semplicità. Prima di tutto bisogna impugnare il telecomando e tenere premuti contemporaneamente i tasti di apertura e di chiusura. Dopo qualche secondo, la lucetta del telecomando comincerà a lampeggiare. Quando viene notato il lampeggiamento, si rilascia il tasto che comanda la chiusura e si tiene premuto solo il tasto dell’apertura. Una volta eseguito questo passaggio, è necessario avvicinare il telecomando originale a quello universale e schiacciare il tasto di apertura. Nel momento in cui la lucetta del telecomando universale comincerà a lampeggiare, potrete essere certi che il tasto di apertura sia stato memorizzato. Per duplicare il comando di chiusura sul telecomando universale basta ripetere tutti questi passaggi una seconda volta, tenendo però sempre presente di rilasciare il tasto di apertura quando si accende la luce e poi schiacciare sempre il tasto di chiusura sul telecomando originale finché la luce lampeggia. Quando tutta l’operazione è stata completata, è bene verificare l’effettivo funzionamento del telecomando universale. Come? Nella maniera più semplice, ovvero provando ad aprire e chiudere il cancello automatico. Se fila tutto liscio, il problema è risolto, se invece il telecomando universale non dovesse funzionare, il consiglio migliore è quello di rivolgersi ad un negozio di elettronica o di ferramenta. Per svolgere l’intera procedura ci si può anche affidare direttamente ad un addetto specializzato, che saprà guidarvi in ogni step necessario per completare la duplicazione del telecomando.

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